ET.DIRECTORIES - I PROTAGONISTI DELLE ULTIME TRE SETTIMANE
Quelli che… fanno sostenibilità/ 109
Nel corso delle ultime settimane, ETicaNews ha coinvolto o menzionato una serie di protagonisti del business sostenibile e responsabile. Di seguito, ne riportiamo alcuni, con una breve sintesi di ciò che hanno detto e delle posizioni che hanno espresso, con rimando al relativo articolo. Queste persone sono solo una minima parte delle centinaia di protagonisti che ETicaNews ha incrociato nel suo percorso, e che stiamo raccogliendo nelle nostre Directories, per offrire un riferimento unico ai professionisti dell’economia e finanza responsabile. Il servizio Directories fa parte del pacchetto ET.pro.
ABBIAMO PARLATO CON…
Massimiliano Moi, Cfo di Industrie De Nora
ARTICOLO: In De Nora, gli Esg come alla Nasa
In concomitanza del primo piano di sostenibilità, Industrie De Nora ha lanciato l’ESG Accelerator Lab, una cabina di regia per la messa a terra della sostenibilità ispirata al Mission Controll Center della Nasa. Il Lab rappresenta «la fabbrica della sostenibilità dell’azienda, il cuore da cui parte l’innovazione Esg verso tutte le realtà organizzative e produttive del gruppo dislocate nel mondo», ah raccontato a ETicaNews Massimiliano Moi, cfo della multinazionale specializzata in elettrochimica e quotata sull’Euronext Milan. «La necessità ampia da cui è nato il Lab era quella di accelerare il percorso di sostenibilità, mettendo insieme persone già operative che conoscono l’azienda e danno credibilità al processo», ha spiegato Moi. «Le funzioni e le figure scelte per l’Accelerator Lab avevano già a che fare con la sostenibilità ma il fatto di essere insieme in un team fa la differenza», ha aggiunto il cfo. «Essere parte del progetto è un fattore premiante e rappresenta uno stimolo motivazionale».
ABBIAMO PARLATO DI…
Rob Berridge, senior director of shareholder engagement di Ceres
ARTICOLO: Assemblee, torna a crescere il tema “clima”
Per la stagione delle assemblee annuali degli azionisti (Agm) del 2024 sono già state depositate 263 risoluzioni relative al clima presso le società nordamericane, un nuovo record dopo i cali registrati nel 2022 e nel 2023. Le proposte ritirate in cambio di un impegno climatico da parte della società sono 56. Cresce l’interesse per biodiversità, transizione giusta e trasparenza dei servizi finanziari, anche se la categoria più diffusa sono gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e i piani di transizione climatica. Inoltre, quest’anno è stata registrata una quantità di voti anticipati maggiore del solito. «È chiaro che gli investitori stanno continuando a sostenere le principali proposte degli azionisti legate al clima, riflettendo il costante impegno a favore di pratiche di gestione degli investimenti informate e responsabili, e guidando l’azione aziendale di fronte al rapido intensificarsi dei cambiamenti climatici e della perdita di natura», ha commentato Rob Berridge, senior director of shareholder engagement di Ceres.
ABBIAMO PARLATO DI…
Frank Elderson, vicepresidente del consiglio di vigilanza della Bce
ARTICOLO: Clima, anche Bce scivola su ingaggio staff
Il comitato del personale della Banca centrale europea ha denunciato in una lettera, inviata una lettera alla presidente Christine Lagarde e ai vertici dell’istituto, l’approccio “irrispettoso” del management verso lo staff nella comunicazione degli obiettivi climatici. In particolare, la lettera denuncia che, in una riunione interna, Frank Elderson, vicepresidente del consiglio di vigilanza della Bce, ha dichiarato che le nuove reclute assunte dalla banca dovranno essere «riprogrammate» per assicurarsi che sostengano le politiche verdi e climatiche di Francoforte. Sulle dichiarazioni, che hanno suscitano polemiche e scalpore, è intervenuto persino il Parlamento Ue. Alla fine Elderson si è scusato per le parole scelte e per aver offeso i colleghi con il suo commento: «Vorrei aver usato altre parole perché non possono essere più contrarie a ciò che veramente credo». Il dirigente ha rettificato il suo messaggio, spiegando che invece di «riprogrammare» intendeva dire che il personale aveva bisogno di formazione.
ABBIAMO PARLATO DI…
Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice Onu degli Stati Uniti
ARTICOLO: L’Onu approva l’IA sostenibile
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione sulla promozione di sistemi di intelligenza artificiale (IA) “sicuri, protetti e affidabili”, a beneficio dello sviluppo sostenibile collettivo. Il testo è stato approvato e co-sponsorizzato da più di 120 Stati membri, che hanno riconosciuto l’opportunità di poter accelerare, attraverso l’IA, il raggiungimento dei 17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile (Sdgs). Per governare l’IA in modo “umano”, sono centrali l’etica e l’inclusione digitale, ponendo particolare attenzione alla riduzione del divario digitale nei Paesi in via di sviluppo, alla protezione dei diritti umani online/offline, all’adozione responsabile nel business e alla buona governance dei dati. Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice Onu degli Stati Uniti, ha espresso la speranza che il «dialogo inclusivo e costruttivo che ha portato a questa risoluzione serva anche da modello per le future conversazioni sulle sfide dell’IA in altri ambiti, ad esempio per quanto riguarda la pace e la sicurezza, e l’uso militare responsabile dell’IA».
ABBIAMO PARLATO DI…
Larry Fink, ceo di BlackRock
ARTICOLO: Blackrock, la strada (sostenibile) che Fink indica agli investitori
Blackrock ha diffuso l’abituale lettera agli investitori del ceo Larry Fink, in cui offre spunti importanti sugli scenari economici-finanziari globali senza menzionare espressamente gli Esg o la sostenibilità. «L’anno scorso ho visitato 17 Paesi e ho trascorso molto tempo a parlare con le persone responsabili dell’alimentazione energetica di case e aziende, dai primi ministri agli operatori delle reti. Il messaggio che ho ascoltato è stato completamente opposto a quello che spesso si sente dire dagli attivisti di estrema destra e sinistra che affermano che i Paesi devono scegliere tra le energie rinnovabili e il petrolio e il gas. Questi leader ritengono che il mondo abbia ancora bisogno di entrambi. Sul tema dell’energia sono stati molto più pragmatici che dogmatici. Anche i più attenti al clima si sono resi conto che il loro percorso a lungo termine verso la decarbonizzazione includerà gli idrocarburi, anche se in misura minore, per un certo periodo di tempo», ha scritto Fink.
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