Goldman Sachs, i fondi pensione cercano l’alpha Esg
Secondo i risultati della prima edizione dell’European Pension Survey “Finding Opportunity in Uncertain Markets” di Goldman Sachs Asset Management, i fondi pensione europei a prestazione definita nel 2024 puntano, oltre che sul reddito fisso, anche sulla sostenibilità. Secondo gli intervistati i due fattori che influenzeranno maggiormente l’asset allocation dei prossimi anni saranno l’aumento dei rendimenti e le considerazioni legate a criteri Esg.
Hanno partecipato alla survey 126 dirigenti e manager di fondi pensione a prestazione definita (DB) con sede in Europa.
FOCUS SUGLI INVESTIMENTI SOSTENIBILI
I risultati del sondaggio evidenziano anche la misura in cui gli investimenti sostenibili sono diventati parte integrante dei fondi pensione europei: l’87% degli intervistati lo considera un fattore “fondamentale” o “importante” del proprio processo decisionale e quasi due terzi (63%) destinano oltre il 10% del proprio portafoglio a investimenti sostenibili.
Inoltre, la maggior parte degli intervistati (84%) ritiene che l’integrazione dei criteri Esg nelle decisioni di investimento possa contribuire a ridurre i rischi di lungo periodo, e più della metà (il 55%) afferma che questo approccio possa generare alpha. Inoltre, si mantiene alta (71%) la percentuale di chi prende in considerazione il rating Esg prima di investire in una strategia.
Per quanto riguarda l’asset allocation, l’azionario e il debito investment grade dei mercati sviluppati sono in cima alla lista delle asset class in cui gli intervistati hanno integrato strategie di investimento sostenibile.
I rischi legati alla transizione climatica (75%) sono in cima alla lista dei temi di sostenibilità al centro della Esg policy o delle scelte di portafoglio degli intervistati, seguiti da una solida governance (61%), dai diritti umani (49%) e dai rischi climatici fisici (49%). Questo dimostra la portata dell’impegno dei fondi pensione verso gli investimenti sostenibili in tutto lo spettro Esg.
Tuttavia sul fronte normativo, i requisiti di disclosure previsti dal Sfdr (58%) e gli imminenti obblighi in materia di stress-test climatici (55%) sono stati citati come gli elementi più difficili da attuare secondo gli intervistati.
GESTIONI IN DELEGA: OCCHI PUNTATI SUL COMMITMENT ESG
L’outsourcing della gestione degli investimenti è uno strumento di grande importanza per i fondi pensione. Un trend specifico dell’outsourcing riguarda l’Esg: nell’esternalizzazione della gestione patrimoniale, gli intervistati hanno dichiarato di ricercare un gestore esterno con una forte reputazione e commitment nell’Esg investing, oltre a un numero sufficiente di dipendenti e di politiche Esg e di stewardship.
Il 61% degli intervistati si affida a consulenti esterni per sviluppare la propria politica Esg e rimanere al passo con gli sviluppi normativi e di mercato, mentre il 43% ricorre a gestori esterni.
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