Cbi: l’adattamento sarà la nuova frontiera delle tassonomie verdi
La Climate Bonds Initiative (Cbi) ha rilevato che la forte domanda di tassonomie verdi fa ben sperare per gli sforzi di decarbonizzazione.
Tuttavia, come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 362 “Tassonomie, Cbi prevede focus su adattamento”), ha anche osservato che, al di fuori dell’Europa, le tassonomie verdi sono state finora sviluppate esclusivamente per la mitigazione del clima, mentre l’adattamento e altri obiettivi climatici sono passati in secondo piano.
L’ong senza scopo di lucro si è affermata come uno dei principali sviluppatori di tassonomie globali: ha ricoperto un ruolo di primo piano nello sviluppo della Tassonomia in Australia, Singapore e Ruanda, oltre a ruoli minori in altri Paesi.
Secondo il responsabile della tassonomia di Cbi, Matteo Bigoni, lo scenario sta per cambiare. Parlando alla testata finanziaria Responsible Investor, Bigoni ha predetto che la prossima frontiera per le tassonomie emergenti al di fuori dell’Europa sarà proprio l’adattamento e la resilienza, in particolare in quelle regioni in cui i rischi fisici si stanno già materializzando, come ad esempio nell’Africa occidentale.
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