Consiglio Ue raggiunge accordo sui rating Esg
Il 20 dicembre 2023 il Consiglio Europeo ha raggiunto un accordo sul mandato negoziale sulla proposta di regolamento dei rating Esg. Le nuove norme sono «volte a rafforzare l’affidabilità e la comparabilità dei rating Esg attraverso il miglioramento della trasparenza e dell’integrità delle operazioni dei fornitori di rating Esg, rendendo i rating più comparabili e prevenendo potenziali conflitti di interesse». L’obiettivo è rafforzare la fiducia degli investitori nei prodotti sostenibili. In base alle norme proposte, i fornitori di rating Esg saranno vigilati e dovranno rispettare gli obblighi di trasparenza di Esma, in particolare per quanto riguarda la metodologia utilizzata e le fonti delle informazioni, così da prevenire e gestire i conflitti di interesse.
Nell’accordo vengono chiarite le circostanze in cui i rating Esg rientrano nell’ambito di applicazione del regolamento, fornendo dettagli sulle possibili esenzioni. I fornitori di rating Esg che vogliono operare nell’Ue dovranno rispettare determinati requisiti e ottenere un’autorizzazione dall’Esma. Viene inoltre introdotto un regime di registrazione semplificato e facoltativo della durata di tre anni per i piccoli fornitori di rating Esg. Al momento dell’uscita dal regime temporaneo, questi piccoli fornitori di rating Esg dovranno però tornare a rispettare tutte le disposizioni del regolamento.
Sulla separazione delle attività commerciali, il Consiglio ha introdotto la possibilità per i fornitori di rating Esg di «non disporre di un soggetto giuridico distinto per determinate attività, a condizione che vi sia una chiara distinzione tra le attività e che siano messe in atto misure per evitare conflitti di interesse». La deroga non è però applicabile alle attività di consulenza o di audit fornite ai soggetti valutati.
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