I rischi e le pressioni normative frenano i linked-loan
I sustainability-linked loan frenano bruscamente nel 2023. Lo spiega Reuters, riportando i dati Lseg che mostrano che l’emissione di Sll è passata da 480 miliardi di dollari nel 2022 a 310 miliardi di dollari finora nel 2023, segnando un calo del 35 per cento in un anno. Anche il volume totale dei prestiti è sceso nel periodo, ma di un meno marcato 21 per cento. Pesa il contesto di crescente controllo normativo, e di aumento dei rischi legati alle rilevazioni secondo cui i Sustainability-linked loans (Sll) consentono alle aziende di gonfiare le proprie credenziali verdi.
Sicuramente un ruolo importante è quello delle banche che, cercando protezioni legali contro potenziali accuse di greenwashing legate ai sustainability-linked loan, inseriscono standard più severi: come già anticipato, infatti, gli istituti chiedono di inserire nuove clausole legali nella documentazione Sll che aumentano il costo del prestito se un’azienda non raggiunge gli obiettivi, o in certi casi, che consentono agli istituti di credito di eliminare l’elemento Esg da un prestito se si rendono conto in un secondo momento che il prodotto non merita effettivamente un’etichetta ambientale, sociale o di governance.
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