Esg in assemblea, le tattiche di “spiazzamento” di chi è contro
La stagione di voto 2023 ha dimostrato la rilevanza degli Esg. Aprendo anche un duello tra favorevoli e oppositori che non tralascia i colpi bassi. Lo conferma Sophie Deleuze, Lead ESG Analyst – Engagement & Voting di Candriam, secondo cui «il numero crescente di proposte degli azionisti, in sede di assemblea generale, su temi sociali e ambientali dimostra il desiderio di molti soci che le loro società garantiscano valore a lungo termine per tutti gli stakeholder e migliorino le pratiche aziendali».
Tuttavia, aggiunge Deleuze, i gruppi anti-Esg hanno attivato iniziative di ostacolo ai gruppi pro-Esg, utilizzando gli stessi strumenti di voto per delega. Le tattiche, spiega l’analista, «finora riscontrate soprattutto nelle società nordamericane, sono principalmente due:
- opporsi alle iniziative Esg esistenti e proposte dalle aziende, oppure
- presentare una proposta in apparenza pro-Esg per generare intenzionalmente un basso sostegno, in modo che una proposta simile non possa essere presentata da un gruppo pro-Esg nella stessa assemblea o in futuro. Quest’ultimo motivo è più difficile da identificare, poiché entrambe le proposte utilizzano in alcune clausole un linguaggio simile che può sembrare essere a sostegno degli obiettivi di sostenibilità, mentre le parti restanti possono includere indizi che suggeriscono come l’obiettivo della proposta sia in realtà contrario alle iniziative E e S del soggetto».