Intervista a Claudio Vescovo, Nuveen Infrastructure
Finanziare la transizione energetica
La sicurezza energetica e il cambiamento climatico stanno guidando un cambiamento economico senza precedenti nel settore dell’energia in tutto il mondo e, di conseguenza, stanno rimodellando il panorama degli investimenti per il credito legato alla produzione di energia pulita. In questa intervista (Vedi l’originale) Claudio Vescovo, Head of European Energy Transition Credit Funds di Nuveen Infrastructure, spiega come le attuali dinamiche di mercato che gli investitori stanno affrontando, inclusa la recente crisi bancaria, offrano opportunità di investimento nell’ambito del credito green.
Nella prima metà del 2023 abbiamo visto fallire Silicon Valley Bank, First Republic Bank e Signature Bank negli Stati Uniti e Credit Suisse in Europa e le autorità di regolamentazione hanno intrapreso un’azione rapida per prevenire un potenziale contagio globale. Quale impatto avrà la crisi bancaria sul credito per l’energia verde?
La crisi bancaria presenterà opportunità per gli investitori del credito. Sta diventando più costoso per alcune banche mantenere il finanziamento di progetti a lungo termine e altre potrebbero ridurre la loro allocazione complessiva a nuovi prestiti, creando opportunità per fonti alternative di prestito, come è successo in seguito alla crisi finanziaria globale. Le opportunità possono essere trovate attraverso prestiti diretti a progetti di energia verde, sia junior che senior, o l’acquisto di prestiti direttamente da istituti di credito per alleviare parte dello stress sui bilanci, o altri metodi che alleviano gli oneri per le banche e gli altri istituti di credito. Questi strumenti sono stati utilizzati per decenni in molti settori, ma pochi gestori di fondi li hanno applicati al settore delle infrastrutture verdi.
Quanto dipende la tesi di investimento per il green energy credit dall’attuale situazione bancaria? Qual è la tesi a lungo termine per l’asset class?
La transizione energetica è destinata a durare e le esigenze di finanziamento non potranno che aumentare nei prossimi anni. Secondo il G20, solo in Europa serviranno cinque trilioni di euro per finanziare la transizione energetica da qui al 2030. Negli ultimi 10 anni il costo per generare energia rinnovabile è diminuito in modo significativo ed è ora competitivo rispetto alle fonti convenzionali in molti Paesi europei. Inoltre, la recente guerra in Ucraina ha sottolineato la necessità di sicurezza energetica a livello globale. Nuovi investimenti in energia pulita saranno fondamentali per affrontare sia i problemi di sicurezza energetica che i cambiamenti climatici.
Qual è l’opportunità per gli investitori nel credito verde?
Il finanziamento tradizionale è disponibile e ci sono ampie opportunità di investimento nel credito, tuttavia vi è un’ampia necessità di capitali per i finanziatori che possono fornire soluzioni innovative e su misura. La nostra strategia mira a trarre vantaggio da questo ampio e duraturo set di opportunità.
Quali vantaggi può offrire il green energy credit agli investitori?
Il green energy credit può offrire la diversificazione tanto necessaria. Nell’ultimo anno abbiamo visto come la volatilità del mercato possa avere un impatto sui portafogli che si basano molto sulle azioni e sui prestiti alle imprese. Gli investimenti che non sono scambiati sul mercato hanno il potenziale per offrire un’ancora alle classi di asset sottoperformanti grazie a rendimenti near-uncorrelated. Flussi di reddito costanti combinati con una bassa correlazione con le classi di asset tradizionali possono avvantaggiare gli investitori che desiderano costruire un portafoglio ben diversificato. Prestare a progetti di energia pulita significa sostenere un rischio di mercato molto basso o nullo, poiché il cashflow del mutuatario è normalmente al riparo dai prezzi di mercato attraverso programmi di incentivazione o accordi di acquisto di energia a lungo termine. Grazie a tali accordi di prelievo i flussi di cassa del mutuatario diventano molto prevedibili e la durata dei prestiti tende a rientrare nella durata di questi contratti a prezzo fisso. Questo metodo si differenzia dal prestito aziendale, in cui le aziende sono esposte ai rischi di prezzo, di volume, di marketing e di gestione.
I prestiti senior e mezzanini ora compaiono nel settore delle infrastrutture di transizione energetica. Quale impatto avranno con la maturazione del settore?
Avere vari punti di accesso al capitale di investimento del debito offre un’ulteriore diversificazione all’interno della classe di asset. Con collocamenti junior, senior e super senior disponibili, gli investitori hanno un profilo di rischio/rendimento più ampio tra cui scegliere. Questi prestiti dimostrano l’appetito sia da parte dei creditori che dei mutuatari di attingere alla prevista crescita del settore. Il green energy credit ha visto modelli di crescita coerenti del flusso di investimenti negli ultimi due decenni, dimostrando una resilienza attraverso crisi economiche come la crisi finanziaria globale e la crisi del debito sovrano europeo che ne è seguita. Con l’introduzione di politiche a sostegno di progetti di infrastrutture pulite, l’afflusso di prestiti senior e mezzanini offre ulteriori modi per finanziare questi progetti.
Quali rischi dovrebbero prendere in considerazione gli investitori?
Naturalmente, come per qualsiasi investimento, esiste il rischio di perdite di capitale o inadempienze. Secondo Moody’s, la probabilità di default dei prestiti di project finance alle infrastrutture a livello globale è inferiore all’1%, con un tasso di recupero superiore al 78%. A differenza dei prestiti alle imprese, i tassi di default sui prestiti per infrastrutture diminuiscono nel tempo, perché gli asset diventano operativi e la loro efficienza operativa causa il ridursi progressivo del rischio. Questa caratteristica è molto interessante per gli investitori di medio-lungo periodo.
Come possono gli investitori superare queste sfide?
Affrontare i rischi connessi al green energy credit può essere complesso e i nuovi investitori potrebbero trarre vantaggio dalla collaborazione con un gestore patrimoniale esperto. Un partner qualificato sarà in grado di guidare gli investitori attraverso il profilo di rischio/rendimento delle strutture di prestito per aiutare a identificare l’investimento più appropriato per le loro esigenze. Tale partner può anche fornire un processo di due diligence completo. Ad esempio, il nostro processo di investimento per le infrastrutture si basa su uno strumento di rating proprietario che abbiamo costruito e sviluppato internamente. Non abbiamo trovato sul mercato uno strumento di rating completamente adatto allo scopo e fatto su misura specificamente per i prestiti per la transizione energetica. Le nostre capacità affondano le radici in oltre 16 anni di esperienza negli investimenti in energia pulita. Ogni prestito viene valutato attraverso il nostro strumento di rating e investiamo solo in quei crediti che superano questo test.
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