ET.analist / KraneShares: «La Cina e lo sviluppo economico “green”»
ET.analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nel numero 36 (Finanza Sri, gli ultimi report degli analisti/36), è stata riportato un contributo di Xiaolin Chen, Head of International di KraneShares, che analizza le politiche Esg del mercato azionario cinese.
In questo contributo, Xiaolin Chen analizza le politiche Esg del mercato azionario cinese, dal Codice di Corporate Governance alle linee guida volontarie per la divulgazione delle informazioni Esg. «Un numero crescente di aziende cinesi ha cominciato a divulgare le proprie politiche Esg», anche grazie «al crescente interesse che gli investitori internazionali mostrano verso le società cinesi e all’intenzione delle aziende di attrarre flussi di capitale e diversificare la loro partecipazione azionaria», riporta l’analista. E rimarca gli obiettivi fissati dalla Cina: raggiungere il picco di emissioni di CO2 entro il 2030 e la neutralità entro il 2060. Anche il 14° piano quinquennale fissa nuovi obiettivi climatici. «Storicamente, la Cina ha sempre raggiunto gli ambiziosi obiettivi a lungo termine in materia di energie rinnovabili che si era prefissata nei piani quinquennali», sottolinea l’esperta. Nel 2021, è stato pubblicato il catalogo aggiornato dei progetti di green bond. «Questo fornisce un’ulteriore regolamentazione al mercato nazionale dei green bond ed è stato concepito per indirizzare un maggior numero di flussi di capitale (nazionali e internazionali) verso progetti “verdi”», spiega Chen. Il catalogo si allinea maggiormente agli standard internazionali e ha ampliato il numero di emittenti di obbligazioni autorizzati, diversificando i partecipanti al mercato e offrendo agli investitori la scelta tra una varietà di industrie e settori. «La finanza verde è uno strumento importante per il governo per facilitare i suoi piani di sviluppo ecologico, ci aspettiamo che l’ampliamento della base degli emittenti consenta una maggiore efficienza nell’indirizzamento dei flussi di capitale», in particolare per i progetti di transizione a basse emissioni di CO2 e di tecnologie verdi, ragiona l’analista. «Ci aspettiamo che nei prossimi anni il mercato cinese dei green bond cresca significativamente in termini di dimensioni, diversificazione e liquidità per facilitare la costruzione dei progetti e delle infrastrutture necessarie per raggiungere gli obiettivi», aggiunge l’esperta. E conclude: «Ci aspettiamo che nel prossimo futuro vengano introdotte normative più favorevoli alla finanza verde e che venga aumentata la spesa monetaria e fiscale con lo scopo di raggiungere gli obiettivi climatici annunciati»
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