La finanza diventa pop, quattro generazioni a confronto
La finanza è il tema del momento per tutte le generazioni. A questa conclusione è giunta l’indagine commissionata da Invesco e condotta da Bva-Doxa su un campione di 800 persone in tutta Italia. L’osservatorio ha coinvolto quattro diverse generazioni: Boomers (56-67 anni), Generazione X (35-55 anni), Millennials (25-34 anni) e Generazione Z (18-24 anni).
I temi analizzati sono la relazione con i soldi, il livello di cultura finanziaria, risparmio e investimenti, oltre al digital, la sostenibilità del pianeta, l’incertezza e l’instabilità del periodo attuale, il concetto di fiducia e quello di rischio. È emerso che le generazioni, pur nelle loro differenze determinate soprattutto dagli obiettivi di vita, hanno molti più punti in comune di quanto si potrebbe pensare.
In primis, sono accomunati da un forte senso di incertezza trasversale. Un intervistato su tre è molto preoccupato per l’attuale instabilità data dall’inflazione, dalla guerra e dalla fine della pandemia. La preoccupazione emerge ancora di più quando si parla delle ripercussioni future.
Tra i temi che vengono citati come prioritari, per tutte le generazioni al primo posto c’è il costo della vita (63% a totale campione) e al secondo il sistema sanitario (57%), seguiti da quelli che riguardano ambiente, società e governance (56%). Nella classifica di quanto ritenuto più importante, la salute è al primo posto per tutte le generazioni, seguita da avere un reddito sufficiente per le proprie esigenze per Gen X e Boomers e dall’equilibrio tra vita professionale e privata per Millennials e Gen Z.
Tutti sono d’accordo che la sostenibilità è un valore, potenzialmente anche in ambito finanziario, e che il futuro del pianeta dipende da scelte sostenibili. Tutti d’accordo anche sul fatto che intervenire sarà vitale, ma serpeggiano demotivazione e disillusione in quanto i comportamenti del singolo vengono percepiti come insufficienti. Il compito spetta ai “massimi sistemi”: governi, industrie, la legge. Solo la Gen Z vuole essere coprotagonista.
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