In Italia solo due donne su dieci siedono nei consigli di amministrazione delle aziende di moda. Una percentuale lontana dalla media internazionale del 33 per cento. In Francia la quota femminile nei board è pari a circa il 50%, in Germania al 29%, negli Usa al 38 per cento. È quanto emerge dalla 3° edizione dello studio “Donne e Moda: il barometro 2023”, realizzato dall’Ufficio Studi di Pwc Italia, in collaborazione con Il Foglio della Moda, inserto mensile di cultura e industria della moda del quotidiano Il Foglio.
A livello di qualifica, nel settore Tessile e Abbigliamento, l’incidenza femminile più alta si registra nelle posizioni impiegatizie, dove le donne rappresentano il 67,3% del totale; a seguire i ruoli di produzione: il 57,8% degli operai è donna così come il 58,5% degli apprendisti; la percentuale di donne quadro è pari al 37,5% contro il 62,6% di uomini; e per i ruoli dirigenziali, solo il 22,8% è donna, contro il 77,2% di uomini.
In termini di classe d’età, il 9,7% delle lavoratrici del settore ha al massimo 29 anni; nella fascia 30-39 la percentuale sale al 18,2%; il 31,7% tra i 40-49 anni; il 34% tra i 50-59 anni; le ultrasessantenni sono pari al 6,4%.
Se ci si concentra solo sul segmento femminile, invece, l’indagine rivela che quasi 7 donne su 10 (69,2%) sono operaie, a fronte di un 26,9% di impiegate, 0,9% di quadri e 0,3% di dirigenti.
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