Cinque dei più grandi fondi pensione del Regno Unito voteranno contro la conferma di Helge Lund come presidente di Bp durante la prossima assemblea annuale degli azionisti, che si terrà il 27 aprile.
Il National Employment Savings Trust (Nest), il Sistema pensionistico delle università, Brunel Pension Partnership, Border to Coast e Lgps Central, che insieme controllano 244 miliardi di sterline di asset, hanno annunciato che useranno la rielezione del presidente per manifestare la loro contrarietà per la decisione di diminuire i tagli già pianificati alla produzione di combustibili fossili e alle emissioni di carbonio, senza consultare gli azionisti.
Come anticipato dalla rassegna stampa di questa settimana (OB/ 333 “Impegni climatici, gli azionisti bacchettano BP”), la mossa fa parte di una crescente rivolta tra i principali azionisti della società, dopo che a febbraio Bp ha rivisto il suo impegno di ridurre la produzione di petrolio e gas dal 40% al 25% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2019; e l’obiettivo di taglio delle emissioni dal 35-40% al 20-30% entro il 2030.
La compagnia petrolifera ha giustificato la decisione con le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza energetica provocate dalla guerra russa in Ucraina.
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