ET.analist / Impact Sgr: «Combustibili fossili vs energie rinnovabili»
ET.analist è lo spazio in cui ETicaNews raccoglie i contributi di analisti, asset manager e studiosi che fanno il punto su temi specifici del mondo della finanza sostenibile. Nel numero 35 (Finanza Sri, gli ultimi report degli analisti/35), è stata riportata un’analisi di Luca Vallarino, Responsabile Ufficio Trading Desk di Impact Sgr, su come il ritorno del carbone non sia destinato a durare ancora a lungo.
In questo contributo, Luca Vallarino analizza come, a causa dello scoppio della guerra in Ucraina, i politici di Europa e Asia siano stati costretti ad aumentare il consumo di combustibili fossili, soprattutto di carbone. «Prima della guerra, sembrava che l’appetito per il combustibile, dopo aver raggiunto il picco nel 2013, fosse in declino secolare. Nel 2022 il consumo di carbone è cresciuto dell’1,2%, superando gli 8 miliardi di tonnellate per la prima volta nella storia», rimarca l’analista. Tuttavia, secondo l’esperto, «il ritorno dei combustibili fossili è una misura temporanea all’interno di una tendenza strutturale di ben più ampio respiro»: la guerra, infatti, ha reso il carbone, il gas e il petrolio più scarsi e più cari, dando alle energie rinnovabili «un vantaggio strategico ed economico talmente significativo» da poter «accelerare la transizione energetica di cinque o dieci anni». Il manager ragiona che il carbone rimarrà l’opzione di ripiego nel prossimo futuro, ma dopo «il 2025 le fortune del combustibile appaiono poco rosee». Inoltre, spiega che «i prezzi elevati hanno indotto consumatori e imprese a ridurre la loro dipendenza dai combustibili fossili»: l’anno scorso l’economia mondiale è diventata del 2% meno energivora, «il miglioramento più rapido degli ultimi dieci anni». Vallarino sottolinea che in Europa, grazie al clima caldo e alla maggiore efficienza energetica, si è «utilizzato il 6-8% di elettricità in meno quest’inverno rispetto a quello precedente», e a livello globale «sono stati spesi 560 miliardi di dollari per l’efficienza energetica», principalmente in veicoli elettrici e pompe di calore. Per quanto riguarda le fonti di energia alternative, si sono registrati progressi per i progetti eolici e solari fotovoltaici del continente europeo e a livello globale. «L’invasione russa dell’Ucraina è stata di fatto il catalizzatore della corsa industriale tra Europa e Stati Uniti per il controllo delle tecnologie pulite, con le quali si perseguirà a ritmo accelerato nei prossimi anni con il duplice obiettivo di mitigazione al cambiamento climatico e sicurezza energetica», conclude l’analista.
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