Blackrock «non è la polizia ambientale». E aspetta gli “unicorni” Esg
Blackrock non è la “polizia ambientale”. Ma ha chiaro dove saranno gli unicorni del futuro. Lo ha affermato il ceo Larry Fink, nella lettera agli investitori 2023, nella quale, pur evitando di menzionare il termine Esg (vedi approfondimento), ha comunque dato indicazioni interessanti per l’evoluzione della finanza sostenibile.
«Da molti anni – ha spiegato Fink – ripeto con coerenza che spetta ai governi fare politica e promulgare la legislazione, e non alle società, compresi i gestori patrimoniali, fare la polizia ambientale».
Poi ha comunque ribadito la convinzione di Blackrock di puntare sulle dinamiche che la sostenibilità imporrà al sistema. «Nei prossimi anni – ha sottolineato -, alcune delle opportunità di investimento più interessanti si presenteranno nello spazio della finanza di transizione. Data la sua importanza per i nostri clienti, l’ambizione di Blackrock è quella di essere il principale investitore in queste opportunità per loro conto».
E ha ribadito il concetto, con la tesi sugli unicorni, cioè le start-up capaci di superare la valutazione di 1 miliardo di dollari. «L’anno scorso – ha ricordato Fink – ho scritto che i prossimi 1.000 unicorni non saranno motori di ricerca o società di social media. Molti di loro saranno innovatori sostenibili e scalabili, startup che aiuteranno il mondo a decarbonizzarsi e a rendere la transizione energetica accessibile a tutti i consumatori. Io ci credo ancora. Per i clienti che lo scelgono, li mettiamo in contatto con queste opportunità di investimento».
BlackRockLarry Finkunicorni