Onu, accordo per tutela biodiversità in acque internazionali
Le numerose specie marine che navigano gli oceani possono ora contare su un nuovo accordo che arriva dall’Onu relativo alla tutela della biodiversità in acque internazionali. Si parla dello spazio d’acqua oltre le 200 miglia nautiche dalla riva e, perciò, al di fuori della giurisdizione dei singoli Stati. Come emerge dall’art.6 del draft agreement, la cooperazione tra gli Stati risulterà essere estremamente importante per poter indirizzare gli sforzi verso la tutela della biodiversità degli oceani.
Tra gli elementi chiave dell’accordo vi sarà l’obbligo di condurre un “environmental impact assessment” per quelle attività che, pur avendo luogo nelle acque nazionali di un particolare Stato, possono generare un impatto negativo sull’ambiente marino delle acque internazionali.
L’accordo giunto dopo tanta attesa e lunghi negoziati, si identifica come uno degli strumenti che fornirà un importante contributo nel raggiungere l’obiettivo fissato durante la Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (Cop 15): conservare e proteggere almeno 30% delle acque del globo entro il 2030.
«La nave ha raggiunto la riva». Così Rena Lee, presidente della Conferenza che ha avuto luogo a New York tra il 20 febbraio e il 3 marzo, ha annunciato l’accordo a cui si è giunti.
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