Iea sulle emissioni: aumento inferiore alle aspettative
L’International Energy Agency ha pubblicato il report sulle emissioni di Co2 nel 2022 e i dati non sono negativi. Nonostante un anno caratterizzato da cambi repentini dei prezzi, aumento dell’inflazione, perturbazioni dei flussi commerciali tradizionali di combustibili e il passaggio di molti Paesi dal gas al carbone, nel 2022 «la crescita globale delle emissioni è stata inferiore a quanto si temeva», con una crescita solo dello 0,9%, rispetto al 6% che il 2021 aveva visto sul 2020.
Interessante notare che su 321 milioni di tonnellate di Co2, 60 milioni sono attribuibili alla richiesta di riscaldamento e raffreddamento dovute alle condizioni climatiche estreme e 55 milioni alla chiusura di impianti nucleari, la cui energia che fornivano è stata prodotta in altre maniere più inquinanti. Le emissioni dall’utilizzo del gas sono diminuite globalmente dell’1,6%, con l’Europa prima della classe al -13,5%, a causa della riduzione dell’offerta da parte della Russia a seguito della guerra. Nonostante questo positivo trend, le emissioni sono state riequilibrate dall’aumento nell’uso del carbone dell’1,6%, come fonte sostituiva rispetto al gas mancante. Di rilievo però l’aumento del 2,5% delle emissioni dovute al petrolio, che hanno superato quelle degli altri combustibili fossili.
Ultima nota, le rinnovabili «hanno limitato il rimbalzo delle emissioni dovute all’energia da carbone» andando a coprire il 90% della crescita globale della produzione di energia. Nello specifico, l’energia solare ed eolica sono cresciute rispettivamente entrambe di circa 275 Twh, «un record annuale».
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