Green bond standard Ue, c’è l’accordo (con franchigia)
I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla creazione del Green Bond Standard europeo (EuGb). «Il nuovo standard che stiamo definendo – spiega Elisabeth Svantesson, ministro delle Finanza svedese, menzionata in una nota del Consiglio del 28 febbraio – sarà utile sia per gli emittenti che per gli investitori di obbligazioni verdi. Gli emittenti potranno dimostrare di finanziare progetti verdi legittimi e in linea con la Tassonomia dell’Ue. Gli investitori che acquistano le obbligazioni potranno valutare, confrontare e fidarsi più facilmente della sostenibilità dei loro investimenti, riducendo così i rischi legati al greenwashing».
Questo regolamento, prosegue la nota, stabilisce requisiti uniformi per gli emittenti di obbligazioni che desiderano utilizzare la denominazione “European green bond” o “EuGB” per le loro obbligazioni sostenibili dal punto di vista ambientale, allineate alla tassonomia dell’Ue e rese disponibili agli investitori a livello globale. Inoltre, stabilisce un sistema di registrazione e un quadro di supervisione per i revisori esterni dei green bond europei. Per prevenire il greenwashing nel mercato delle obbligazioni verdi in generale, il regolamento prevede anche alcuni requisiti di divulgazione volontaria per altre obbligazioni sostenibili dal punto di vista ambientale e legate alla sostenibilità emesse nell’Ue.
Secondo l’accordo provvisorio, tutti i proventi dei EuGb dovranno essere investiti in attività economiche allineate alla Tassonomia dell’Ue, a condizione che i settori interessati siano già coperti da quest’ultima. Per i settori non ancora coperti dalla Tassonomia Ue e per alcune attività molto specifiche è prevista un flexibility pocket del 15 per cento. Questo per garantire l’utilizzabilità dello standard europeo per i green bond fin dall’inizio della sua esistenza. L’uso e la necessità di questa franchigia di flessibilità saranno rivalutati con il progredire della transizione dell’Europa verso la neutralità climatica e con il numero sempre crescente di opportunità di investimento interessanti e verdi che si prevede diventeranno disponibili nei prossimi anni.
L’accordo è provvisorio, poiché deve ancora essere confermato dal Consiglio e dal Parlamento europeo e adottato da entrambe le istituzioni prima di diventare definitivo. La sua applicabilità avrà inizio 12 mesi dopo la sua entrata in vigore.
BACKGROUND
La Commissione Ue ha presentato la proposta di regolamento che istituisce le obbligazioni verdi europee il 6 luglio 2021.
Il Consiglio ha definito la sua posizione sulla proposta il 13 aprile 2022. I negoziati di trilogo sono iniziati il 12 luglio 2022 e si sono conclusi con l’accordo provvisorio raggiunto oggi.
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