Consob, solo l’11% degli italiani investe in sostenibilità
Solo l’11% degli italiani investe in sostenibilità. È la fotografia scattata dall’ultimo rapporto della Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, “Report on financial investments of Italian households”, che analizza le conoscenze finanziarie, attitudini e scelte finanziarie degli investitori italiani. L’edizione 2022 si basa sull’indagine “L’approccio alla finanza e agli investimenti delle famiglie italiane” somministrata da GfK Italia a un campione di 1.436 individui, di cui l’80% uomini, rappresentativi della popolazione degli investitori italiani.
Emerge che il possesso di investimenti sostenibili è riferibile solo all’11% degli intervistati, dato che sale al 17% nel sotto-campione degli investitori assistiti da un professionista. La Consob sottolinea che il basso livello di investimenti Esg si associa a una conoscenza molto bassa delle nozioni di base in materia di finanza sostenibile, che è indicata come il maggiore deterrente. Inoltre, pesa la percezione di rischi elevati, con l’87% degli intervistati che giudica le opzioni di investimento sostenibili più rischiose di quelle tradizionali. Anche le performance finanziarie basse contribuiscono all’impopolarità degli Esg, con l’86% che ha risposto che li considera opzioni più costose. Infine, tra i deterrenti sono indicate anche la mancanza di informazioni utili e chiare e il timore del greenwashing.
Tuttavia, la Consob mette in luce che il dato sugli investimenti sostenibili si associa anche a un interesse diffuso. Quest’ultimo elemento, in prospettiva, potrebbe tradursi in un aumento significativo di investimenti sostenibili. Nel giro di due anni, infatti, il 57% degli intervistati si dichiara propenso a investire di più in prodotti sostenibili, percentuale che sale a 74 tra gli interessati e a 93 tra coloro che già li posseggono.
In merito alle preferenze di sostenibilità, il 34% degli intervistati ha detto di prediligere investimenti che promuovono o perseguono uno o più obiettivi Esg; il 28% è interessato a investimenti che escludono specifiche attività come la produzione di armi; il 19% indica opzioni ecosostenibili e allineati alla tassonomia europea; il 17% è orientato verso investimenti maggiormente ispirati al rispetto di valori e principi etici. Nell’ambito dei fattori Esg, il 36% degli investitori si orienta in via prioritaria verso i profili ambientali; il 34% verso quelli sociali; mentre il 22% non esprime alcuna valutazione in merito.
consobesgGfkGfk Italiastudiericerche