Gli attivisti hanno criticato il primo tentativo del settore assicurativo di misurare le proprie emissioni di carbonio e accusato le società di annacquare l’impatto climatico dei loro portafogli di polizze assicurative.
Come anticipato dalla rassegna stampa di questa settimana (OB/ 321 “Emissioni, critiche sul nuovo standard per le assicurazioni”), diverse società di assicurazione, come Axa e Allianz, si stanno preparando a valutare l’impronta di carbonio della loro attività di copertura dopo che la Partnership for Carbon Accounting Financials ha rilasciato gli standard per il settore a novembre 2022.
Ma, secondo i critici, il nuovo standard consentirebbe alle aziende di omettere la più grande fetta di emissioni associate ai portafogli di sottoscrizione. L’inclusione delle emissioni Scope 3, infatti, è un requisito solo raccomandato e non richiesto dagli standard. Questo, spiegano gli attivisti, permetterebbe alle società che forniscono la copertura per i giacimenti petroliferi e le miniere di “nascondere” la loro esposizione ai combustibili fossili e le emissioni di cui sono responsabili.
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