Primark indaga: la crisi penalizza la moda sostenibile?
La crisi economica mette davvero in discussione la moda sostenibile? Una ricerca commissionata dalla catena di moda low cost Primark, e realizzata da One Poll su un campione di mille italiani adulti nel periodo 18-23 agosto 2022, rivela che, complice l’attuale aumento del costo della vita, il 95% dei consumatori italiani sta facendo i conti, seppur in misura differente, con gli effetti dell’inflazione nella propria quotidianità. Di conseguenza, quasi la metà (precisamente il 48%) dei consumatori italiani nella fascia 18-44 anni teme che l’aumento del costo della vita non gli permetta di mantenere il proprio stile di vita.
La ricerca mostra, si legge in una nota, «che poco meno di un terzo (30%) degli acquirenti italiani, al momento di fare gli acquisti, è preoccupato per l’impatto della moda sul pianeta. Infatti, quando si tratta di acquistare capi di abbigliamento in un contesto inflazionistico come quello attuale, gli italiani considerano il fattore prezzo (35%) al di sopra di tutti gli altri tra cui comfort, qualità, stile e impatto sul pianeta».
Risulta quindi evidente, scrive Primark, che gli italiani percepiscono ancora oggi l’abbigliamento sostenibile come più costoso rispetto alle scelte tradizionali, disincentivando così il 31% degli intervistati dall’acquisto. Tra le altre ragioni che scoraggiano i consumatori nell’acquisto di prodotti sostenibili è il non sapere dove trovarli (21%) e non essere in grado di creare abbinamenti con questi prodotti e/o dar vita a un guardaroba più sostenibile (20%).
Valentina Ortis
et.climatelow costOne PollPrimark