Australia, attivista per il clima batte Big dell’energy
Mike Cannon-Brookes, miliardario e attivista per il clima, è riuscito a bloccare la ristrutturazione delle centrali elettriche a carbone di Agl Energy, il più grande inquinatore australiano.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 300 “Australia, attivista batte società inquinatrice”), la battaglia è iniziata tre mesi fa, quando Cannon-Brookes e il gruppo di investimento canadese Brookfield Asset Management hanno offerto di acquistare per 5,43 miliardi di dollari Agl, che da sola è responsabile per circa l’8% delle emissioni del Paese, con l’obiettivo di chiudere i suoi tre impianti a carbone prima del previsto e investire 20 miliardi di dollari nell’energia rinnovabile.
Dopo che la società ha respinto l’offerta, Cannon-Brookes ha acquistato l’11,3% delle quote dell’azienda e annunciato che avrebbe usato il suo potere di voto per opporsi alla ristrutturazione, cercando di convincere il 25% degli azionisti a sostenerlo.
Il tentativo ha avuto successo, rendendo il piano impraticabile. L’ad e il presidente di Agl si sono dimessi e la società si è impegnata ha rivalutare la sua strategia.
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