Le grandi imprese italiane hanno fatto progressi sulla sostenibilità ambientale e sociale delle catene di fornitura. Lo attesta il “Sustainability Monitor Report 2022” promosso da Buygreen Community, la rete delle grandi imprese partecipate pubbliche italiane, con il patrocinio di Confindustria. Questa terza edizione del rapporto annuale sulla sostenibilità ambientale e sociale delle catene di fornitura è stata condotta su un campione di 192 grandi imprese italiane.
Dall’indagine emerge che oltre il 37% delle imprese ha una pratica consolidata per l’acquisto di forniture sostenibili, mentre solo poco più del 4% non ha ancora affrontato la questione. Quasi il 60% delle aziende dichiara un’adozione consolidata di un sistema di valutazione che tiene conto degli aspetti ambientali e sociali della fornitura tra gli strumenti utilizzati per consentire ai fornitori di poter vendere i propri prodotti o servizi. I criteri ambientali vengono utilizzati negli acquisti in maniera più marcata rispetto a quelli sociali: 50% contro il 41,7 per cento.
Tuttavia, solo il 20,8% delle aziende campione ha una pratica consolidata per quel che concerne la formazione del personale impiegato nell’area acquisti rispetto all’adozione di criteri ambientali e sociali. E gli indicatori di misurazione delle prestazioni del procurement per la sostenibilità sono già adottati in maniera stabile da un’azienda su quattro (25%).
Per quanto riguarda le certificazioni ambientali e sociali, di processo o di prodotto, emerge che la maggior parte dei fornitori ha certificazioni del sistema di gestione ambientale o certificazioni di etichette ambientali sui prodotti e sociali sui processi.
Infine, il report evidenzia che le aziende che hanno partecipato anche alle due indagini precedenti dimostrano un miglioramento complessivo, anche affrontando un riesame delle policy.
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