Say on climate, anche Ubs trova resistenze

14 Apr 2022
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Gli azionisti di Ubs hanno approvato la prima tabella di marcia per il clima della banca, con il 77,74% dei voti a favore. Si tratta della più grande proposta climatica della banca svizzera, presentata agli investitori come la prima “Say on climate”, e fissa obiettivi intermedi per progredire verso il Net zero entro il 2050.

Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 294 “Azionisti approvano la prima roadmap climatica di Ubs”), il piano climatico sottoposto al voto degli azionisti ha ricevuto il tasso di approvazione più basso tra tutte le proposte presentate all’assemblea generale annuale della banca. Mentre la precedente versione della roadmap era stata respinta e criticata come troppo poco ambiziosa da diversi investitori e attivisti per il clima. Alcune ong e gruppi di azionisti hanno evidenziato lacune anche nell’ultima versione proposta.

Le iniziative di Say on climate non sono nuove a ottenere “resistenze” da parte degli investitori (vedi articolo Il peso della governance sul Say on climate).

Ethos, adviser svizzero per i fondi pensione, aveva raccomandato agli investitori di respingere la roadmap climatica perché sostiene che questi nuovi obiettivi coprono meno del 50% del portafoglio di prestiti della banca svizzera ed escludono aree chiave come la sottoscrizione dei mercati dei capitali. Il proxy adviser Glass Lewis aveva raccomandato di astenersi dal voto a causa della mancanza di disclosure riguardante la governance del voto. Mentre l’Institutional Shareholder Services aveva raccomandato l’approvazione.

 

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