Abrdn spinge con il voto la diversity e inclusion nei cda
L’asset manager britannico abrdn, che gestisce circa 608 miliardi di dollari, ha annunciato che assumerà una linea più dura alle riunioni annuali delle aziende statunitensi che hanno bassi livelli di diversità etnica e di genere nei loro consigli di amministrazione.
Come anticipato nella rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 293 “abrdn voterà contro i cda con poca diversity e inclusion”), il gestore ha spiegato che voterà contro i presidenti dei comitati per le nomine di tutte le società S&P 1500 o Russell 3000, che non hanno almeno un membro del consiglio razzialmente o etnicamente diversi.
Inoltre, abrdn ha affermato che si aspetta che le donne costituiscano almeno il 25% del cda in tutte le società a grande capitalizzazione, e il 30% nel 2023.
L’asset manager ha rivelato che l’anno scorso, a livello globale, ha votato 165 volte contro il management aziendale su questioni relative a diversity e inclusion.
Infine, il gestore ha accettato di pubblicare i propri dati sulla diversità della forza lavoro negli Stati Uniti e che spingerà tutte le sue società partecipate a fare lo stesso.
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