Nestlé estende a tre mesi il congedo paternità
Un passo avanti per favorire la genitorialità condivisa e la gender balance in Italia arriva dal Gruppo Nestlé. L’azienda investirà oltre 1 milione di euro all’anno per estendere a tre mesi il congedo paternità dei propri dipendenti.
La “Nestlé Baby Leave” è un congedo retribuito di 12 settimane consecutive di cui potrà usufruire il papà lavoratore o il secondo caregiver in occasione della nascita di un figlio o dell’adozione di un minore. Potrà essere fruita in un’unica soluzione entro sei mesi dalla nascita o dall’adozione.
L’iniziativa è frutto di un accordo con le Organizzazioni Sindacali degli alimentaristi che mira ad agevolare la carriera femminile attraverso il bilanciamento dei carichi familiari. Il nuovo congedo avrà assicurata l’erogazione di tutti gli elementi retributivi.
Con questo accordo, si legge in una nota, Nestlé si pone l’obiettivo di consentire a tutta la famiglia di dedicare tempo ed energie al nuovo arrivato, in un periodo particolarmente delicato non solo per la crescita del bambino, ma anche per quella dei genitori. Inoltre, la nuova policy rappresenta un passo in avanti sia rispetto ai dieci giorni previsti attualmente dalla legislazione italiana, sia alle politiche adottate finora dalla stessa azienda.
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