I diritti umani nella supply chain nel mirino del Giappone
Il governo giapponese ha istituito un panel sui diritti umani nelle catene di approvvigionamento aziendali e mira a pubblicare linee guida per la due diligence entro l’estate per aiutare le aziende a rilevare e prevenire le violazioni lungo la loro supply chian. Le linee guida istruiranno le aziende sullo sviluppo di procedure per ispezioni senza preavviso, con l’obiettivo di verificare la presenza di casi di lavoro forzato o minorile nelle loro catene di approvvigionamento.
Come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 287 ” Il Giappone imporrà la due diligence “S” alle aziende”), lo ha annunciato il ministro del Commercio, Koichi Hagiuda, spiegando che le linee guida hanno lo scopo di aiutare le aziende giapponesi a mantenere la competitività, dal momento che molti Stati, tra cui gli Stati Uniti e i Paesi europeei, hanno approvato leggi sui diritti umani che potrebbero limitare la loro capacità di commerciare o addirittura tagliare fuori le società giapponesi dalle supply chain dei clienti occidentali.
Il governo mira a fornire le linee guida come riferimento per le aziende per incoraggiarle a condurre volontariamente la due diligence. Le linee guida, che definiranno il lavoro forzato sulla base dei principi delineati dall’Ocse, indicheranno i principi per la valutazione dei rischi, le pratiche da seguire nelle indagini e consiglieranno le azioni correttive da intraprendere. Il governo ha anche in programma di sviluppare procedure di ispezione.
Inoltre, il ministro Hagiuda ha affermato che il Giappone prenderà in considerazione anche ulteriori misure, come l’approvazione di una propria legge sul tema.
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