Il 20 ottobre, la Commissione europea ha annunciato nuove misure per la sua tassonomia verde, che non includono né escludono il gas naturale o l’energia nucleare dai criteri. Questo vuol dire che sono stati temporaneamente esclusi dall’elenco degli investimenti green dell’Unione europea, il sistema di classificazione progettato per aiutare ad aumentare gli investimenti sostenibili in tutto il continente e per implementare ulteriormente il Green Deal europeo.
Tuttavia, come anticipato dalla rassegna sostenibile di questa settimana (OB/ 276 “Gas e nucleare nella Tassonomia, l’Ue temporeggia”), la Commissione ha anche affermato che misure complementari seguiranno entro la fine dell’anno. Il commissario per i servizi finanziari, Mairead McGuinness, ha spiegato che è necessario più tempo per raggiungere una decisione sulle cosiddette energie di transizione.
A fare pressione affinché il gas venga considerato un’energia di transizione sono soprattutto i Paesi dell’Europa orientale. Al momento Bruxelles è ancora indecisa anche sul fronte dell’energia nucleare. A spingere affinché venga riconosciuto come un investimento verde è soprattutto il governo francese. Greenpeace, invece, ha descritto le nuove regole del blocco come «greenwashed».
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